OGM, TEA, Distruzione e Distrazione

Il termine OGM, acronimo per “Organismo Geneticamente Modificato”, è famoso e temuto, soprattutto a seguito di una ampissima campagna pluriennale di disinformazione nel settore, soprattutto per gli OGM vegetali. Tuttavia, pochi – esclusi i tecnici del settore – sono in grado di definire in maniera relativamente chiara cosa sia un OGM .
La gran parte delle persone fornisce indicazioni del tutto vaghe, spesso foraggiate da ignoranza, quali “cibi innaturali”, “cibi Frankenstein” e spesso ritiene di non averne mai consumato. Eppure gli OGM sono regolarmente importati e consumati in Europa da oltre 30 anni, in pieno accordo alla normativa europea sulla salubrità degli alimenti.

 

MA COSA SONO GLI OGM?

 

Gli OGM sono in UE solamente una categoria normativa di prodotto. Tale categoria, al momento, indica determinati genotipi ottenuti attraverso specifici metodi. Non identifica di per sé una caratteristica di tale genotipo. Se la stessa caratteristica è stata ottenuta in una specie con uno dei metodi e termini citati nella normativa europea, il genotipo che la porta sarà definito OGM.
Se anche nella stessa specie vegetale, un altro genotipo ha la stessa caratteristica ottenuta o generatasi in modi e termini non indicati dalla normativa europea sugli OGM, allora in tal caso il secondo genotipo non sarà definito OGM.
Inoltre, siamo portati a pensare che le specie viventi 1 siano tutte naturali, eppure non è così. L’uomo ha “creato” 2 molte specie viventi , anche in tempi antichi. Alcune specie artificiali, ossia create dall’uomo, sono coltivate e non classificate come OGM, come ad esempio il triticale 3, ampiamente coltivato anche in biologico. Gli OGM non sono coltivabili in Italia per via della nostra normativa. La comunità europea, comunque, non li vieta sebbene ponga stretti limiti per consentirne la coltivazione e al momento (2024) sono coltivati solo in Repubblica Ceca, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna, con eccellenti performance agronomiche e ambientali.

 

COSA SONO E C’ENTRANO LE TEA?

 

TEA 4 significa “tecniche di evoluzione assistita” e raggruppa una nuova famiglia di modifica genetica che non è, almeno al momento, classificata in UE come OGM 5. Alcune delle modifiche ottenute con le TEA sono peraltro non rilevabili per cui è complesso distinguerle da un genotipo non TEA. Come per gli OGM, la stragrande maggioranza dei genotipi ottenuti con TEA sono stati creati per scopi di ricerca e non hanno alcuna utilità diretta in coltivazione.
Il primo genotipo TEA creato in Italia con un diretto scopo per la coltivazione è il riso “RIS8issimo”, resistente al brusone, una devastante malattia fungina il cui controllo richiede l’applicazione di fungicidi 6. I genotipi resistenti, almeno in via teorica, non dovrebbero necessitare l’applicazione dei suddetti fungicidi. Analogamente molti OGM non richiedono l’applicazione di alcuni insetticidi e richiedono una minor applicazione di altri principi attivi, comportando quindi produzioni più rispettose dell’ambiente rispetto ai genotipi non OGM o non TEA.
Tuttavia, il primo campo sperimentale del genotipo RIS8issimo è stato devastato. Dal momento che nessuno ha rivendicato la devastazione, si parla quindi di atto vandalico.

 

 

DISTRUZIONE…

 

La distruzione del campo TEA tutto era fuorché non ipotizzabile. Ovviamente i detrattori degli OGM sono anche detrattori delle TEA. Le possibili ragioni della distruzione sono diverse, ma di certo non difficili da immaginare. Alcuni ecoterroristi ritengono che l’uso della violenza per avanzare le proprie idee sia corretto. E chi non desidera gli OGM, assimilando a queste le TEA, potrebbe anche avere tra le fila attori che non lesinano tali comportamenti. È singolare, peraltro, che alcune associazioni pubbliche italiane storicamente contrarie agli OGM abbiano denunciato come atto vandalico la distruzione del campo TEA. Ma a prescindere dalla distruzione, il COREPER I (ossia il consiglio dei rappresentanti permanenti di ciascuno Stato membro) pochi giorni prima dell’atto vandalico non è pervenuto a un accordo sulla normativa di settore.

 

… E DISTRAZIONE.

 

La distruzione non rivendicata del campo TEA è solo l’ennesimo atto vandalico che avviene nel tema delle biotecnologie 7. Tuttavia, appaiono comunque assurde le lacrime di coccodrillo di politici, associazioni pubbliche e perfino ricercatori che nel tema delle biotecnologie, da anni, hanno fatto disinformazione alimentando gli aneliti violenti di tali vandali. Tale disinformazione è tanto imperante negli stati europei che la stessa UE ha demandato ai singoli stati la possibilità di vietarne la coltivazione per ragioni del tutto vaghe (richiamate, comunque, nella c.d. clausola di salvaguardia dell’articolo 23 della direttiva 2001/18/CE 8). Tale clausola comunque impedisce il divieto locale (ossia nazionale) per ragioni di salubrità, dal momento che tale aspetto è gestito a scala europea.

È opinione dell’estensore di questo articolo che il campo TEA in Italia sia stato “distrutto” molto prima che la stessa tecnologia che ha portato al suo ottenimento sia stata messa a punto. Ovviamente mi riferisco a una distruzione teorica: il dilagare delle notizie false e della disinformazione in Italia (anche su altri temi, come spesso fanno i novax, i detrattori dell’energia nucleare, degli OGM, dei principi attivi di sintesi in agricoltura, i detrattori della carne coltivata e degli insetti eduli, i fautori dell’omeopatia, dell’osteopatia, i negazionisti della Xylella, etc.) ha generato tutte le condizioni per l’astio nei confronti di tale innovazione. E l’ignoranza dilagante ha generato la violenza abbattutasi sul campo TEA.
La soluzione a tale problema è indubbiamente lunga, complessa e difficile, ma passa inevitabilmente per un incremento del grado di scolarizzazione, soprattutto accademica (attualmente a livelli molto bassi), per il permesso di coltivazione degli OGM e per un cambio, alquanto improbabile, dell’atteggiamento populista di molti politici in tutto l’arco parlamentare.
Senza tali cambiamenti, anche la prossima, sconosciuta, tecnologia subirà lo stesso trattamento, data la spirale luddista cui l’Italia è assoggettata.

 

Note

1. Vegetali, animali, fungine, batteriche e, nei limiti consentiti dal termine, anche virali, vista la definizione di virus.
2. Nella realtà, ha domesticato specie e alcune nuove specie si sono formate già in condizione di domesticamento. Le più famose delle specie nate in questo modo sono le varie di specie di frumento, incluse molte tra quelle che vengono impropriamente chiamate “grani antichi”.
3. Il triticale è coltivato su 3,7 milioni di ha a scala globale (dati FAO, medie 2018-2022), una superficie comparabile a quella del lino e delle arance e leggermente più bassa della segale, da cui è stato creato per fusione di protoplasti con il frumento duro o il frumento tenero
4 Il termine inglese che indica le TEA è NGT, ossia “new genomic techniques” o “nuove tecniche genomiche”.
5. Per quanto la Corte Europea di Giustizia, con una sentenza del 25 luglio 2018, ha definito come OGM genotipi che normalmente vengono coltivati come non OGM. Tale sentenza non ha comunque automaticamente modificato la normativa di settore.
6. Una categoria di prodotto inclusa nei cosiddetti “pesticidi”
7. https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agronomia/2024/07/01/ogm-organismi-gravemente-massacrati/84240
8. La normativa di riferimento è comunque richiamata nella direttiva (UE) 2015/412